videozuma | PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTARIO “ME, WE – ONLY THROUGH COMMUNITY”
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PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTARIO “ME, WE – ONLY THROUGH COMMUNITY”


MERCO
LEDI’ 30 OTTOBRE alle 20.45 a Padova, Multisala Mpx di Via Bonporti 8, ci sarà la presentazione del documentario sul Saint Martin ME, WE – ONLY THROUGH COMMUNITY. 

Il documentario (fullHD, col., 55 min. – Regia Marco Zuin, Soggetto Luca Ramigni, Musiche  Piccola Bottega Baltazar) è stato realizzato grazie a quanti  hanno contribuito attraverso il crowdfunding, la raccolta fondi on line che ci ha permesso di raggiungere e superare la cifra di 10.000 €! La realizzazione di un documentario sul Saint Martin in Kenya è nata dalla volontà di raccontare per immagini un percorso straordinario che sta offrendo un contribuito verso il cambiamento del territorio, delle persone, del sentire. Un passo in avanti nel concepire la disabilità e la malattia non più e non solo come debolezza ma come risorsa preziosa per l’intera comunità. Proprio nella difficoltà, la persona più fragile può diventare opportunità, capace di far emergere la parte migliore delle persone che le vivono accanto, stimolare punti di vista altri, accendere nuovi comportamenti.

“Il documentario racconta le storie di Makara, Njuguna, Simon e i ragazzi di strada, Macharia, George, June, Mike, Grace e Martin…” ci spiega Marco Zuin, regista del documentario “ME (IO) rappresenta ciascuno dei 10 protagonisti che abbiamo seguito nella loro quotidianità (volontari, membri dello staff, beneficiari…). Ognuna di queste storie è parte di un WE (NOI) che rappresenta la comunità in cui ciascuno può portare il suo contributo. Only through community (solo attraverso la comunità) è il motto del St. Martin. Con questo documentario, vogliamo far conoscere l’esperienza del St. Martin attraverso uno sguardo onesto. Tentare di raccontare con obiettività, senza giudizio, persone ed esperienze. In prima persona volontari, operatori, madri, ragazzi, bambini, protagonisti e testimoni allo stesso tempo, costruiscono insieme un racconto. Con un taglio non informativo-divulgativo, ma seguendo quasi naturalmente la loro quotidianità e sensibilità. Così quello del regista, sarà uno sguardo esterno che entra gradualmente a far parte della realtà africana, della comunità”.

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